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Marco Malaguti si laurea campione italiano 2001, per la Bernardi è un anno da record

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L’Accademia Bernardi in una sola annata ha raccolto tutti i premi più importanti delle categorie under 14. Il titolo regionale di Marta Lombardi, la vittoria della prima prova nazionale a Ravenna di Emilia Rossatti, il titolo tricolore a squadre dei campionati italiani a squadre con Cutrì, Graziani e Malaguti (lo Shifu Team), la vittoria del Trofeo Kinder (data dalla somma dei punteggi delle due prove nazionali) di Emilia Rossatti, e infine il titolo italiano di Marco Malaguti classe 2001. Per la storia dell’Accademia è la prima volta in assoluto che un suo atleta vince un titolo di questo prestigio nelle categorie under 14.
Il Gran Premio Giovanissimi a Riccione è la gara finale dell’anno che assegna i titoli iridati. A scendere in pedana infiniti schermidori nell’arco di un’intera settimana: 3.159 per 24 gare. I ferraresi cominciano sabato con Gaia Milesi (2000) che conduce una splendida gara perdendo di un solo punto l’assalto per le otto e classificandosi decima su circa 150 tiratrici confermando di essere una delle più forti a livello nazionale. E’ poi il turno di Francesco Battaglini, il cui nervosismo non gli consente di gettare i presupposti per resistere alle eliminazioni dirette. Lunedì invece è il turno dei 2002. Elisa Simoni si comporta bene, affronta con serenità la competizione ed esce dalla gara con la consapevolezza che tra non molto sarà in grado di dire la sua. Meno sereno e più spaurito Giorgio Carrà ma trova sempre la forza per combattere e provarci. Giovanni Pigò, sicuro nella sua stazza, affronta i due gironi concedendo una sola vittoria su dodici assalti, tira una diretta dopo l’altra perdendo poi per gli otto con un forte avversario. Martedì è il marasma: sette atleti che tirano in contemporanea, tra questi lo Shifu Team e le Amazzoni: Lombardi e Rossatti. Ai gironi gli spadisti si caricano di buone prospettive: Niccolò Graziani si piazza all’ottavo posto della classifica provvisoria, seguito da Marco Malaguti al tredicesimo, e poi da Diego Cutrì e Iago Pieroni che perdono solo due assalti.
Nei gironi femminili, Marta Lombardi perde un solo assalto e si affaccia alle dirette con la quindicesima posizione provvisoria, Marta Gavagna ne perde tre ma è soddisfatta della prestazione, dato il difficile girone. Emilia Rossatti invece non è in giornata: non ci ha abituato a perdere tre assalti ai gironi presentandosi a metà classifica provvisoria. Alle dirette Rossatti e Gavagna escono alla prima (finiscono la loro gara con il 68° e 75° posto). Lombardi invece continua col solito stile: salta la prima diretta d’ufficio, prosegue imperterrita (nonostante i problemi alla spada) con un 10-3, un 10-8, un 10-2 e si ferma perdendo a 6 prima di entrare negli quarti. La sua gara si conclude con un validissimo 12° posto (su 120 atlete in gara), confermando l’ottima forma di questa atleta che è solo al secondo anno di attività schermistica.
Ma torniamo ai moschettieri, che di diritto saltano compatti la prima diretta: Pieroni prosegue carico battendo 10-5 un atleta del suo livello. Purtroppo alla successiva diretta incontra il valido Pandiani (in testa alla classifica provvisoria post gironi) che lo batte lasciandolo al 58°, su 151 atleti in gara. Cutrì vince 10-7, 10-7 e 10-8, per poi venir arrestato con due stoccate di differenza dal forte imolese Bartolotti, finendo la sua gara al notevole 15° posto. Sorte simile per Graziani, che supera facilmente gli avversari con 10-3, 10-2 e 10-1 ma poi si ferma a 6 contro il riflessivo e lucido Barbesin: otterrà un importante 11° posto. La gara di Marco Malaguti è contrassegnata da dirette che affronta con leggerezza 10-0, 10-5, 10-8 ma non si ferma e soprattutto pare non sentire la stanchezza. Entra negli otto con un 10-5, batte ai quarti il possente forlivese Laghi lasciandolo a 8, entra in semifinale col sorriso e batte Reale della Pro-Vercelli con un 10-6. In finale Malaguti incontra Vitale delle Fiamme Oro: è un assalto bellissimo, entrambi gli atleti mantengono uno stile schermistico pulito e corretto. Marco mantiene la serenità dell’atleta che si sta ancora divertendo, come non si rendesse conto della posta in gioco e con un 10-5 saluta l’importante pedana abbracciando l’avversario e portando il suo sorriso sul gradino più alto del podio. Con la sua coppa più grande, Malaguti fa la differenza anche nella classifica per regioni: il medagliere dell’Emilia Romagna guadagna l’oro che la fa svettare.


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